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SOGNI
I.
Gocciava dai rami bagnati
la nebbia salita dal piano
e l’umida stesa dei prati
4non era che un largo pantano.
Il vento ne’ lunghi ululati
avea qualche cosa d’umano;
gracchiavano i corvi affamati
8lontano, lontano, lontano.
Ma pur se, cedendo al destino,
morivan le tarde vïole
11anch’esse nel nostro giardino;
in faccia alle squallide aiuole,
nel buio del nembo vicino,
14sognavo la gloria del sole.