Ah, moglie, ah, figli miei, non lacrimate!
Forse, chi sa? ci rivedremo ancora.
18È più clemente Iddio che non pensiate!
Un bacio, figli, un altro bacio! Ed ora
mi stringa il birro le catene ai polsi
21e de’ rei mi trascini alla dimora! —
Così parlai nel punto in che mi sciolsi
dai replicati amplessi e d’esser forte
24più che Regolo istesso in me risolsi.
Fieramente portai le mie ritorte,
superbamente al cielo alzai la fronte,
27regalmente sorrisi alle mie scorte.
La turrita prigion s’ergea sul monte
squallida e cupa ed allorché v’entrai
30udii levarsi cigolando il ponte.
Nel fondo della torre ivi calai
e solo, stanco, pesto e scorticato,
33sul fracido terren mi coricai,
ma non avevo ancor ripreso il fiato
che mi si fece adosso un aguzzino
36con un nerbo di bue ben lavorato.
Costui per forza mi cacciò supino
e con quel nerbo me ne diede tante
39che qui, guardate! sono ancor turchino.