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320 | adjecta. |
1900
Dice l’anno che muore a quel che nasce
— Povero figlio mio, càpiti male!
Il mondo è triste come un funerale
perchè soffre la fame o mal si pasce.
Mangiano pochi furbi a due ganasce
ma digiunano troppi a l’ospedale,
mentre, povero figlio, a ’l tuo natale
il prete ed il questor tesson le fasce!
Io saluto così l’ultima sera,
larga lasciando eredità di pianto
e tu nasci tra il nembo e la bufera.
Ma crescerai de’ sacerdoti a ’l canto,
ne ’l fresco educator de la galera
e ne ’l timor di Dio. Sei l’anno santo! —