e i simulacri giocondi caddero
de gli arsi lauri sopra le ceneri.
Cessaron gl’inni e il dolore
20pesò su ’l mondo de i penitenti.
Dove le ninfe procaci tesero,
chiedendo amore, le braccia rosee,
fu visto ghignare il Nimico,
24furon sentite grida d’inferno,
e l’uomo pianse stancando gli omeri
sotto la croce per lunghi secoli,
non più regnator de la terra,
28ma servo abietto di vane fole;
quando là dove l’onda cerulea
de ’l Reno a ’l Tauno corre più rapida,
là dove ne’ fonti e ne’ cori
32viveano ancora le bianche ondine,
un uomo curvo sopra le tessere
di piombo, assorto ne la nova opera
de ’l torchio, rinvenne il segreto,
36trovò la forza liberatrice.
A poco a poco, su da le pagine
impresse, vivo levossi l’alito
d’una giovinezza novella
40e il santo grido de la rivolta.