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adjecta | 315 |
BENEDICIMUS TE
Forme divine, su l’are candide
liete di fiori, benedicevano
i Numi. Ne’ sacri laureti
4sonavan gl’inni giulivi, gl’inni
a la bellezza. Fuggìano a i salici
le driadi bianche, mal de le spendide
nudità vietando a i mortali
8la dilettosa vista e il trionfo,
e da ’l sereno ciel sorridevano
miti su l’uomo gli dèi benefici;
e l’uomo signor de la terra
12si sentìa forte, si sentìa grande,
allor che un vento nero, da gli aridi
monti di Giuda, soffiò su i popoli,
curvò le loro teste a ’l suolo,
16rovesciò i templi distrusse l’are,