Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
postvma. | 105 |
Oh, come i dì modesti
In quella dormirei pace profonda,
E tu, ragazza mia, come saresti
Grassotta e rubiconda!
Porterei le brachesse
Colla bonarietà d’uno scabino:
Tu m’accompagneresti alla kermesse
In cuffia e gamurrino.
Ivi seduti accanto.
Parleremmo d’amor tranquillamente;
La birra bionda spumerebbe intanto
Nel boccal rilucente.
Tu colla tua gioconda
Voce susurreresti una ballata.
Io succhierei con maestà profonda
La pipa smisurata
E in quest’ozio sublime
Tabacco fumerei, non porcheria,
Non il pelo, gli stracci ed il concime
Della nostra Regia.
Là non ci son contese
Di neri, di scarlatti e di turchini;
Là nella sabbia del natio paese
Dormono i contadini.