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postvma. 103


LXI.


     T’ho fatto il precettore,
Ragazza, e ne son stanco;
Non t’ha fatta migliore
La scuola e me nemmanco.

     Io mi volea l’amore
Non la lussuria al fianco.
Io ci voleva un core
Sotto al tuo seno bianco,

     Ma tu la poesia
La cerchi nei conviti
Grassi alla trattoria.

     Dunque finiam le liti.
Scappa, ragazza mia:
Noi non ci siam capiti.