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postvma. 89


     Strisciati dunque d’una donna ai piedi,
O giovinetto, e delirando chiedi
          Baci, carezze, amori;
Piangi, sanguina, impreca e derelitto
Trascinati alla tomba od al delitto:
          Ecco l’idol che adori:

     Ecco la donna! Il duol tuo disperato
Per lei sarà trionfo e le fia grato
          Il rider de’ tuoi pianti.
Il novellar dell’amor tuo tradito
Nelle impudiche veglie e nel convito
          Tra le tazze spumanti.

     Deh, guardate! L’amor che le sfavilla
Nel molle tremolar della pupilla
          Ella non l’ha nel core:
1 blandi detti suoi sono mendaci.
Il sorriso è bugiardo, i lunghi baci
          Non son baci d’amore!

     Ecco il pudor vantato, ecco la bella
Modestia femminil che il mondo appella
          Alito sovrumano!
O invocata virtù, dove t’ascondi!
Ti chiedemmo all’istoria, al cielo, ai mondi.
          Ma ti chiedemmo invano.