Strisciati dunque d’una donna ai piedi,
O giovinetto, e delirando chiedi
Baci, carezze, amori;
Piangi, sanguina, impreca e derelitto
Trascinati alla tomba od al delitto:
Ecco l’idol che adori:
Ecco la donna! Il duol tuo disperato
Per lei sarà trionfo e le fia grato
Il rider de’ tuoi pianti.
Il novellar dell’amor tuo tradito
Nelle impudiche veglie e nel convito
Tra le tazze spumanti.
Deh, guardate! L’amor che le sfavilla
Nel molle tremolar della pupilla
Ella non l’ha nel core:
1 blandi detti suoi sono mendaci.
Il sorriso è bugiardo, i lunghi baci
Non son baci d’amore!
Ecco il pudor vantato, ecco la bella
Modestia femminil che il mondo appella
Alito sovrumano!
O invocata virtù, dove t’ascondi!
Ti chiedemmo all’istoria, al cielo, ai mondi.
Ma ti chiedemmo invano.