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78 | le prose |
. . . . . video meliora, proboque,
Deteriora sequor . . . .
Veggo il meglio, e l’approvo; e il peggio seguo.
Bisogna dunque farlo amar questo vero, bisogna muover gli animi ed infiammarli; e ciò non s’opera nè con definizioni e divisioni accurate, nè per forza di sillogismi, o di calcoli. Se quell'antico filosofo, il qual disse, che ove la virtù si mostrasse sotto aspetto sensibile, ciascuno alle sue attrattive resterebbe preso, si fosse ricordato, che i poeti sanno appunto d’un corpo visibile in qualche modo vestirla, non gli avrebbe per avventura sbanditi dalla sua troppo bella repubblica. Non v’ha cosa, a cui non si possa condur l’uomo per la via del diletto: non v’ha spezie d’entusiasmo, che in lui destar non si possa con la voce focosa ed invitta dell’entusiasmo.
Ma lasciando anche questo, io domanderei, se utile non è molto ciò che diletta, e se gli uomini non coltivan molte di quelle