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discipline più necessarie e più alte. Non si contenta dunque di determinare con precision sottilissima il sito d’un astro, nè s’applica a conoscere i movimenti de’ corpi celesti, come farebbe degl’ingegni e delle ruote d’una macchina, che avesse punto la sua curiosità: ma osservando quelle maravigliose corrispondenze, quella generale armonia, abbandonerà l’anima alle più nobili e sublimi contemplazioni, a quell’estasi, a que’ rapimenti, che in lui desterà la lucida e mobile architettura dell’Universo. Non solo prima di conoscer l’indole, o ciò che istinto si dice degli animali, prima de’ costumi d’un augello, o d’un pesce, studiar vorrà le nostre inclinazioni ed i nostri affetti; ma un’erba, un fiore, un insetto gl’insegnerà con una eloquenza, cui quella non giunge delle scuole, e delle accademie, gl’insegnerà Dio, ch’egli trova sempre sotto il ferro anatomico, sotto la microscopica lente, in ogni angolo della terra e del cielo, e così su le