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le prose 31

Quod latet arcana non enarrabile fibra.


Il diletto, di cui è cagione una bella campagna, non consiste già solo nella vista d’oggetti vaghi e maravigliosi, come ho sentito dire ad alcuni, che non san forse, che al fisico piacer degli occhi s’unisce una gran quantità di piaceri morali dalla campagna stessa prodotti; ma di piaceri, che quanto volentieri si lascian sentire dall’anima, tanto mal soffrono d’esser con penna descritti.

Quando dopo una lunga estasi io ritorno a me stesso, e mi trovo in mezzo a quei fiori e a quella verdura, ch’io più non vedea, il senso di tal vista è sì vivo, come se io mi trovassi per la prima volta tra quegli oggetti campestri, e come se io gli avessi perduti, e poi racquistati. Quando m’entra nelle stanze per la finestra l’odor del fieno tagliato, non è già il solo piacer