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28 | le prose |
Di tali strumenti, che gl’Italiani non così pregiano come gl’Inglesi, e ch’io infinitamente amo, puoi sentirne uno in questa chiesa assai buono, e molto più grato delle voci nasali, monotone, e con lo strascico, onde recitano quelle ottime Religiose i mattutini lor salmi.
La casa, ch’è piuttosto grande, ebbe in pochissimo tempo destini diversi. Fu già de’ padri Gesuiti, che ci venivano a villeggiare, e a dare degli esercizj spirituali con quell’illuminato zelo, ch’era di loro: il celebre Bettinelli, che avea il carico delle meditazioni, scrisse qui buona parte delle sue bellissime opere. Convertiva i giovani a Dio nella chiesa, e all’arti belle e al buon gusto nella sua stanza. Appresso la tenne per alcun tempo una famiglia Inglese, che s’invaghì, passando per Verona, di queste colline: non potrebbesi dire abbastanza delle opere pie che vi fece, e delle sparse beneficenze nella parte più povera del contorno. Io stesso sentii benedirla più volte, e