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III.


Se dentro l’ombra delle regie fronde,
     Che per l’industre man folta si stende,
     Pari a quella giammai belva discende,
     Che d’Erimanto sbigottì le sponde;

O pur, se a quella, che le selve, e l’onde,
     Col nome ancor di Calidonia offende,
     Altra sembiante dure terga orrende
     Vi porta, o zanne di gran spuma immonde,

Destre, di cui miglior Grecia non vide,
     Sollecite a placar l’ombroso chiostro
     Armeranno archi sanguinosi, e rei;

E quasi Meleagro, e quasi Alcide,
     Carlo il gran teschio appenderà del mostro:
     Chè sa di più gran spoglie alzar trofei.