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228 dissertazione

L’arte de’ giardini irregolari si propone, come vantansi gli stessi Inglesi, d’imitare, abbellendola, la natura: si propone quello che la Pittura e la Statuaria, anzi tutte quelle arti, le quali si chiamano imitative, e tra le quali questa pure de’ giardini irregolari, o moderni, che dicansi, vien collocata. Veggiamo, s’ella merita un così bel posto.

L’artista, qualunque siasi, che prende a imitar la natura, ha una materia sua propria, di cui si vale per le sue imitazioni. Una tela, o tavola, o altro di superficie piana con alquante terre colorite è la materia del pittore: un pezzo di marmo quella dello statuario. E tanto importa la considerazione di questo materiale, che da esso principalmente quel piacer deriva, e quello stupore che tali arti producono in noi; dal veder cioè, che l’artista con una materia tra le mani indocile oltre modo e ritrosa, seppe nondimeno, senza mai cambiarla, modificarla così, che tanto rassomigliasse all’originale da lui tolto a i-