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176 | le poesie |
XXII.
Possano d’improvviso entro un eterno
Orror notturno gli occhi miei tuffarsi170
Ed al tuo, sacro Sol, lume superno,
Di trovarlo non degni, invan girarsi:
Nè più quindi apparisca a me l’alterno
Delle varie stagion rinnovellarsi,
Nè sul pallido ciel mirar vicino175
Goda il ritorno del gentil Mattino.