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174 le poesie
XVIII.


     Meglio che tra cittade angusta e bruna,
Volano al puro aere aperto i carmi:
Qui Cirra in ogni colle, ed in ciascuna
Fonte Permesso rimirar qui parmi.140
Forse giunge il mio canto in parte alcuna,
Bench’io voglia tra lochi ermi celarmi:
Che non giungano, o Silvia1, a te sue note,
Benchè romito, non bramar chi puote?

XIX.


     Così appunto in quest’ora alma e vitale,145
Che il Sol de’ primi rai l’etere inonda,
Lodoletta montante, che su l’ale
Si libra, e nuota nella lucid’onda,
Vibra il suo canto solitaria, e tale
D’aureo lume Oceàno la circonda,150
Che si toglie allo sguardo, e in quello avvolta
Nessun la vede, e da ciascun s’ascolta.

  1. La celebre Silvia Verza