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le prose | 3 |
Hoc erat in votis.
orazio, sat. iv. l. ii.
Eccomi finalmente ove desiderai tanto di essere: in mezzo d’una bella campagna. Colline e boschetti, prati e ruscelli, soggiorno di tranquillità e di pace, posso finalmente vivere nel tuo seno, contentar posso una sete da lungo tempo sì ardente, e non soddisfatta mai. Quel ritiro campestre, che la fantasia dipingevami, io l’ho trovato: il più caro de’ miei sogni non è più sogno.
Che aria è questa ch’io qui respiro! Qual profumo, freschezza, soavità! Come l’anima s’alza e s’allarga in questo aperto e bel cielo! Parmi ancora che la campagna rinforzi le facoltà nostre intellettuali, e più grande ci renda e più necessario il piacer di pensare. Qual folla di sensazioni