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le poesie | 169 |
VIII.
Benchè ancor celi l’infiammata fronte
Il Sol dietro a quel giogo alto ed alpestro,
Pur su le nubi, che dell’orizzonte
Rosseggian qua e là nel sen cilestro,60
Pur lo vegg’io del contrapposto monte
Su l’indorato vertice silvestro,
Pur... Ma ve’ ch’egli è sorto, e che dal polo
Scaccia ogni nube, ed imperar vuol solo.
IX.
Felice impero! Quanto bello ei luce,65
E in che soave maestà serena!
Maestà di gentil Monarca o Duce,
Che l’occhio ammirator ferisce appena.
Come di un vivid’oro e d’una luce
Tremolante e azzurrina egli balena!70
Poi la ristringe alquanto, e purga affatto,
Onde men grande, e più lucente è fatto.