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le poesie | 137 |
Coteste rive dal Britanno Omero
Fur viste, e amate; e nel divin suo canto
Suona, e ognor sonerà Fiesole, ed Arno,
Ed i ruscei di Vallombrosa, e il nome
Del gran Saggio d’Etruria1. Oh se la grande115
Alma onorata veder puoi, ritienla
Tu che puoi farlo, e per me ancor le parla.
Dille come tra l’acque, e all’odoroso
Rezzo del suo cantato Eden io vado
Con piacer redivivo errando sempre:120
Come spesso a veder torno e ritorno
Quelle caste bellezze, ond’ei le membra
Infiorar seppe dell’angelica Eva;
Gli atti, le grazie, e il portamento, e quella
Non finta ritrosía, pudor non finto,125
Ritrosía dolce, e lusinghier pudore,
Ed i sospir non falseggiati, e ad arte
Gli occhi non volti, o meditato il riso;
E tanti vezzi d’innocenza pieni,
- ↑ Son noti i viaggi del Milton, e la sua amicizia col Galileo.