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le poesie | 135 |
Sovra le cui nettaree labbra, e sotto75
Le cui tremole dita ogni più bella
Spunta e fiorisce Italica armonía.1
Men dunque io stupirò, se in mezzo a tanta
Aura Castalia, che a te spira intorno,
Le neghittose ali Febée riapri.80
Ma loderò, che alle lusinghe sordo
De’ Piacer, che sì dolce han la favella,
La qual sotto del molle Adriaco cielo
T’era forse nel core alquanto scesa,
Drizzi a più bello ed onorato segno85
Quella mente, che a te, solo de’ vaghi
Per favellar misterïosi nulla,
Onde suo dire, il gentil Mondo intesse,
Non t’infuse nel capo il tuo Pianeta.
E loderò, che il più bel fior traendo90
Dall’opre di Natura, una sovrana
Ideale beltà ti formi, e questa
Purissimo amator vagheggi e inchini;
E quindi passi a riguardarla in tela.
- ↑ Il signor Piozzi.