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priedi lui l’una e l’altra. In una parola son certa che voi apprezzerete tal dono, e che gli altri mi sapran grado, ch’io vel faccia colle stampe piuttosto, che in altra maniera. Ma non voglio trattenervi più lungamente dal passare a gustarlo; non voglio far questa volta ciò che far soglio sì spesso e sì volentieri; parlarvi cioè della vostra bellezza, della grazia, della modestia, e di quel vostro cuore così gentile e ben fatto. Possiate, amabilissima Amica, malgrado sì pericolose qualità, viver sempre felice, dal che dipende in grandissima parte la stessa felicità mia.
Verona 10 Gennajo 1788.