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le prose 99

comparve un uomo nella dotta Inghilterra, il quale, data una perfezion maggiore ai Newtoniani strumenti, scoperse un nuovo pianeta, che tanto a un dipresso è più in là di Saturno, quanto Saturno dal Sole gira lontano1. E perchè in questo secondo spazio sì esteso non crederò esser qualche altro viaggiante globo, che si tolse finora per la sua minore grandezza, o luce, alla vista dell’osservatore Inglese, cui non però si tolse il globo novello, che vince in chiarezza Saturno, benchè tanto più, che Saturno, da quella general fonte della luce lontano? Del che come sarà lecito lo stupire, se Giove, che n’è discosto più ancor del doppio, che Marte, manda nondimeno più lume, che non fa Marte? E non dee venir forse la maggiore o minor lucentezza, più che dalla distanza



  1. Altri pianeti, come ognun sa, furono scoperti dopo la prima edizione di queste Prose.