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le prose 87

Tecum etenim longos memini consumere soles,
Et tecum primas epulis decerpere noctes.

persio. sat. v.


Camminare in fretta per una valle fosca e spaziosa, e vedersi a destra e a sinistra cader gli uomini dalla morte colpiti, ed ora sparire il congiunto, o il compagno, e quando la madre, o la sposa, e quasi ad ogni passo aprirsi una fossa davanti a noi, e calcar col piede quelle ossa, che vestite scorgemmo di carne amica, e finalmente piombar noi pure nel sen d’un sepolcro: è questa la vita. Orgogliosa saviezza umana, che hai a suggerire? Genitori, fratelli, consanguinei non puoi non avere; ma puoi non aver la moglie, i figliuoli, l’amico. Guardati dunque da legami così pericolosi, così funesti, e temi di gustare quelle dolcezze, che convertir si possono in amaritudine ed in veleno.