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86 | le prose |
Hinc iliæ lacrimæ. Spissis indigna theatris
Scripta pudet recitare, et nugis addere pondus.
Oltre che la campagna e la bella stagione sono a me presso che necessarie per dettar versi. Certo io trovo molto più facilmente le rime sopra le cime degli alberi, che non su quelle de’ campanili; e la mia picciola vena, che nel verno rimane agghiacciata, non iscorre propriamente, che dall’equinozio di Primavera fino a quello d’Autunno.