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pio che fece ancora discutere su questo principio fino al 1862, epoca in cui il congresso internazionale di Bruxelles ritornò sull’argomento, dove il Burgraeve di Gand prese a dimostrare la difficoltà di mantenere l’operaio nella invidiata posizione di possidente, essendo la casa una proprietà onerosa che bisogna mantenere, riattare ec, per le modificazioni che sorgono nella famiglia alla morte del capo di essa, per i pericoli provenienti dagli inganni e dall’ipoteche con cui certuni che s’occupan d’affari non mancherebbero, nell’ora del bisogno, di vincolare l'operaio medesimo.

Noi, senza dimostrarci troppo partigiani del sistema degli affitti come di quello della proprietà, poiché crediamo sia una questione da adattarsi a seconda del grado di moralità e di temperanza d’un popolo, diciamo come anco l’Alsazia (la quale ha veduto in pochi anni farsi decupla quasi la popolazione di Mulhouse), pensò alle abitazioni della classe laboriosa, e questo impulso generoso devesi all’iniziativa di M. Jean Dollfus e della Società Industriale. A Mulhouse il sistema dell’operaio-proprietario ha prevalso: