Pur fra l’ombre affannose, ove le incerte
Stirpi con legge indeprecata incalza
Nèmesi, come face in su deserte
40Macerie, s’alza
La Conscienza; e quanto più il conflitto
Si propaga degli anni, essa più splende,
Cresce all’aure nemiche, e al ciel con dritto
44Vertice tende.
Salve, o del tempo e della pena figlia,
Faticosa possanza, intimo sole
Che per l’onde e la notte, in cui periglia
48La mortal prole,
Fughi gli errori serpentosi e l’adre
Furie veglianti alle cercate rive,
Per te, di generose opere madre.
52Carità vive;
Per te il diritto e la giustizia, tua
Gemina stirpe, in fra’ mortali han voce;
L’acre umano pensier, poi che s’intua,
56Gitta la croce,
E per la gloriosa erta alle cime
Dell’Ideal, che in te s’accende e spira,
Ansando assorge, e alle ragioni prime
60Giungere aspira.