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VETUSTE | 39 |
E sia ch’irta fra ignave
Plebi la colpa treschi,
39O con voce soave
Ricchi e potenti inveschi,
Il suo vigor funesto
42Con pari impeto investo.
Impallidisce al suono
Della parola austera
45Chi su l’ara o sul trono
Tramando inganni impera;
Ma l’innocenza ascosa
48Leva la fronte, ed osa.
Così non fra codarde
Fole o tra sozzi affetti,
51Ond’ora occupa ed arde
Lasciva insania i petti,
Ma in nobile palestra
54La nova arte s’addestra.