Ma bello e giovine sempre dall’umile
Bottega affacciasi Franklin: irradia
L’accorta indole onesta
64La venerenda testa.
A lui non aurea sorte, non impeto
D’armi, non furie civili accrebbero
Lo stato; a lui non fiero
68Studio acuì il pensiero:
Ma con longanime cura i selvatici
Germi dall’animo sterpando, e d’utili
Veri arricchendo il petto
72Solo al dover soggetto,
Di virtù all’ultime cime il più candido
Fior colse; e libero poi ch’ebbe l’animo,
E sè in sè stesso vinse,
76Gli altri a francar si accinse.
Oh veglie, oh strenue lotte, oh magnanimi
Sensi e in detti umili saggezza altissima,
Oh intemerato core,
80A cui fu tutto amore!
Ecco, al tuo placido capo s’avventano
Dell’aria i fulgidi mostri, ma innocua
Sotto al tuo piè ruina
84La folgore divina.