D’eterni stami ordita
La rivedrai nuotar
Dell’inesausta vita
16Nel fortunoso mar.
Per le raggianti rive
Dell’isole del ciel,
Tutto che sente e vive,
20O madre, è mio fratel.
Le stelle al mio passaggio
Bisbigliano fra lor:
Il nostro etereo raggio
24Splende a costui nel cor.
Per te, mi dice il sole,
Sempre al meriggio è il dì:
Vivi, o miglior mia prole;
28Ama, il tuo regno è qui.
O legge alta, o misura
Dell’essere immortal.
Nume della Natura,
32Indomito Ideal;
O amor dell’universo,
Luce onde tutto è pien,
Come ch’io sia disperso,
36T’accorrò sempre in sen.