E sorse: alla solare isola accolto
Dagli strazj trentenni ebbe ristoro:
E incontro gli movean con lieto volto
Platone e Moro.
Tu per ignoto a’ tristi arduo sentiero
Il destin delle genti unica guidi;
O pietosa Utopia, madre del vero,
Sempre a noi ridi!
Ridi a noi come allor che il tuo più vago
Nimbo acceso del Cristo al capo biondo,
Tutto mostravi al suo sguardo presago
Libero il mondo:
O come a’ dì ch’austero a una rissosa
Gente augurando i tuoi regni vicini,
Del futuro salía la gloriosa
Erta Mazzini.
Per te Giustizia e Libertà, ne’ tuoi
Regni vissute ed invocate, ahi quanto,
Vincon la notte mostruosa, e a noi
Scendono, intanto
Che radiosa di fraterno zelo
Carità schiude le infinite braccia,
E in un culto d’amor la terra e il cielo
Provvida allaccia.