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ALL’UTOPIA
O che gli esperj boschi o di Cirene
T’accolgan gli orti, o presso il mauro Atlante
O dell’erculea Gade a le serene
Valli, raggiante
Forma, ti avvolga; o che tra l’auree faci,
Onde l’azzurra immensità sorride,
Di promesse alimenti alte e di baci
L’alme a te fide;
A te, come ad amante, ansano i petti,
Che stranieri alla colpa, al dolor noti,
Al Buono, al Bello audacemente schietti
Vivon devoti.