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ELENA






Poi che da pria nel talamo furtivo
     Trasse il frigio garzon l’inclita druda,
     E tutta radiosa all’aer vivo
                    4Mirò la nuda

Beltà, che tanto i greci cori infiamma
     Da scemar fede all’amatusia dea,
     E che accendere poi di minor fiamma
                    8Ilio dovea;

Trepido e di sè fuor quasi, e di brama,
     Di riverenza incerto i sensi ardenti,
     Così, cadendo in su’ ginocchi, è fama,
                    12Sciolse gli accenti: