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164 POESIE RELIGIOSE

     Bene, esclama, più ch’altro a te s’addice
     Il morso di rovajo, o impaziente
     Mandorlo, a cui sì tarda la stagione
     Dei fiori; ben a te pronta a dar foglie.
     20O acacia infruttuosa: un’aura dolce
     Basta a sedurvi. Nascerà fra poco
     Zefiro con aprile, e invan tra’ vostri
     Aridi stecchi lene sospirando,
     Chiederà all’uno i saporosi frutti,
     25All’altro i mazzi degli eburnei fiori.
     Ma della vigna, ch’ancor freddi e brevi
     Dal ceppo screpolato alza i potati
     Salci, simili a dita, e ben fu saggia
     Di non destarsi all’aure ingannatrici,
     30Pender vedremo nel pomoso autunno,
     Quali mamme caprine, i pingui grappi,
     Onde il licore dell’oblio si spreme.