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MORS ET VITA | 159 |
III.
O tenero verde ridente
Per l’avide rime de’ lidi;
O appeso alla roccia imminente
Fecondo tripudio di nidi;
O anima umana, fanciulla
Che il nume fuggevole agogni,
E assisa fra un’urna e una culla
Ritessi la tela dei sogni;
O armato pensiero, che movi
Di strani castelli all’assalto,
E attorto da serpi e da rovi
Prorompi svolgendoti in alto;
La Vita e la Morte abbracciate
Vi guardan dall’arduo sentiero;
E al baratro immenso piegate
Le teste, susurran: Mistero!