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MORS ET VITA






I.


Su su dalla tenebra fitta,
     Che sopra alle cose si stende,
     La Morte, fantasima invitta,
     Al trono del secoli ascende.

Al gelido soffio dell’ale
     Abbrivida l’ampia Natura,
     Vacilla la face vitale,
     L’aureola dei numi si oscura.

Che fuga di trepidi dorsi!
     Che eccidio di glorie, d’amori!
     Su’ campi mietendo trascorsi
     L’oblio sparge i nivei suoi fiori.