Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
EBE
Te fuggitiva da l’Olimpo, allora
Che un’egra ciurma spiritale avvolse
Di fantasme atre la febea dimora,
4La terra accolse.
Ma non tepor di ciechi dòmi, al novo
Rito canori d’incompresi pianti,
Non silenzio d’impervj èremi, covo
8D’esili santi,
Il tuo florido aspetto ebbe e il venusto
Lume che nei beati occhi ti ride,
Onde ascritto dei Numi al ceto augusta
12Fu l’Almeníde.