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AGÒNE
A me co’ lirici fiori Stesicoro
Insegnò l’epiche ghirlande a intessere;
Insegnò Empedocle a temprar l’animo
4Entro alle vergini fonti dell’essere.
É tuo, sicelide musa, il vulcanio
Licor, che l’arabe mie vene avvampa;
É tuo, titanico monte, lo spirito,
8Che contro agl’idoli igneo s’accampa.
Ma la difficile arte de’ facili
Ritmi e l’ingenua melode e il vivo
Gioco dell’agili rime, dall’ubere
12Tuo seno, o italica musa, derivo.