56Nessun guerriero in sua virtù securo
Del Pelide sfidare osi la mano,
Allor che nel decenne assedio duro
Il frigio suol berà sangue trojano,
E il nipote di Pelope spergiuro
Adeguerà le troiche mura al piano.
Su, voi che i fati insiem col fil traete,
Correte, o fusi, a trarre il fil correte.
57Il suo valore, ogni sua chiara impresa
Su’ morti figli le madri diranno,
Quando, il crin bianco tra la polve, offesa
Con l’egre palme al sen vizzo faranno.
Siccome il falciator per la distesa
Bionda de’ campi, allor che ferve l’anno,
Mietendo atterra il denso grano, Achille
Prostrerà i Troj col ferro infesto a mille.
58Di sua virtù, del poter suo stupendo
Sarà del Xanto testimonio il flutto,
Che al rapido Ellesponto alto volgendo
Avrà il cammin d’uccisi corpi ostrutto,
E nella mora dell’eccidio orrendo,
Ecco, diventerà tiepido tutto.
Su, voi che i fati insiem col fil traete,
Correte, o fusi, a trarre il fil correte.