Con l’aureo piè, di rito,
Il limitar trapassa;
Sotto l’uscio polito
Con buono augurio passa.
O Imene viva, o Imene,
204Imeneo viva, Imene.
Ve’ come già soletto
Il tuo sposo ti attende;
Come dal tirio letto
Tutto in te si protende!
O Imene viva, o Imene,
210Imeneo viva, Imene.
In esso e in te non meno
La fiamma acre ribolle;
Ma cerca a lui del seno
Le più cupe midolle.
O Imene viva, o Imene,
216Imeneo viva, Imene.
Lascia, giovanottino,
Il braccio ritondetto
Della sposa: vicino
È del marito il letto.
O Imene viva, o Imene,
222Imeneo viva, Imene.