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trad. da Mario Rapisardi |
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Lecito a te sapere
Di tali cose un poco,
Non lecito a messere
Il ripigliar tal gioco.
Evviva, evviva Imene,
180Imeneo viva, Imene.
Ma tu, sposina, bada,
Non gli negar le prove
Ch’ei vuol, perchè non vada
A ricercarne altrove.
O Imene viva, Imene
186Imeneo viva, Imene.
Ecco, la casa è questa
Del tuo sposo beata,
Che di tua vita onesta
Sarà la stanza agiata,
(O Imene viva, o Imene,
192Imeneo viva, Imene)
Finchè tremula e senza
Vigor traendo stanca,
Farai la riverenza
Con la testina bianca.
O Imene viva, o Imene,
198Imeneo viva, Imene.