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64 Le poesie di Catullo


Non taccian più le voci
     Dei fescennini arguti;
     Omai non più le noci
     Ai ragazzi rifiuti
     Il donzelletto amato
     156Or dal padron lasciato.

Da’ le noci, o mignone
     Ozioso, ai fanciulli:
     Passò per te stagione
     Di teneri trastulli:
     Servir Talassio è bello;
     162Da’ le noci, o donzello.

Ti parve in fino a jeri
     Irto il mio volto, o illuso,
     Ed ora ecco hai mestieri
     Di chi ti peli il muso.
     O davvero miserello!
     168Da’ le noci, o donzello.

Dicevi, o impomatato
     Sposo, che a mal in core
     Avresti abbandonato
     Il tuo sbarbato amore;
     Ma or lo lasci bene;
    174Imene viva, Imene!