Senza di te non vede
Liberi figli il sole,
Nè il padre, orbo d’erede,
Intrecciar può la prole:
A te de’ numi or quale 84Osa vantarsi uguale?
Terra che mai non vegga
I tuoi riti divini,
Uomo non dà che regga
Dei popoli i destini:
A te de’ numi or quale 90Osa vantarsi uguale?
Già vien la sposa, aprite
Gli usci: vedete come
Squassan le faci ignite
Le rutilanti chiome?
Che stai? La luce è ascosa: 96Esci, novella sposa.
Natio pudor ti tiene
Perplessa; e s’odi intanto
Che tosto andar conviene,
Ecco, raddoppj il pianto.
Che stai? La luce è ascosa: 102Esci, novella sposa.