5Per fin nel tempio del sommo Giove
E sotto a’ portici del Magno, dove
Di te sollecito richiesi a quante
Donnette avessero lieto il sembiante:
“Chi di voi sappia, o cattivelle,
10Del mio Camerio darmi novelle?”
Sì che scoprendosi una il sen tosto:
“Fra queste rosee ciocce è nascosto!”
È impresa erculea scovarti omai:
Se nella guardia di Creta mai
15Mi trasformassero, se mai portato
Fossi di Pegaso sul dorso alato;
S’io Perseo alípede, o Lada, o asceso
In su la nivea biga di Reso,
Di te, o Camerio, movessi in traccia,
20(E qui tu aggiungere puoi, se ti piaccia,
A’ desiderj miei tutti intenti
Uccelli, celeri corsieri e venti),
Pur fino all’intime midolle fiacco
Cadrei, cercandoti, languido e stracco,