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trad. da Mario Rapisardi | 49 |
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Voi dunque, o Porcio, o Socratione,
Sinistre granfie di Gneo Pisone,
Inalza assiduo quest’ebreo grullo
Sul mio Veranio, sul mio Fabullo?
5Voi fame e scabbia del mondo tutto,
Codesto Príapo sghiandato e brutto?
E voi tra lauti banchetti, intorno
Sbuffate tronfj, di pieno giorno,
Mentre i miei poveri compagni amati
10Nel trivio aspettano d’esser chiamati?
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Oh, se mi fosse dato baciare
I tuoi dolcissimi occhi, o Giovenzio,
3Quanti mai baci ti vorrei dare!
Nè di baciarti sazio sarei,
S’anco dell’aride spiche più folto
6Fosse il ricolto — dei baci miei.