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Trad. da Mario Rapisardi | 125 |
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Vuoi che gli occhi io ti debba, o se v’ha cosa
Che sia più cara al mondo e più preziosa?
Deh, non togliermi, o Quinzio, il cor di lei,
Che a me più cara è assai degli occhi miei.
83
Lesbia, in presenza a suo marito, dice
Corna di me; ed ei ne va felice.
Ciuco! S’ella tacesse il nome mio,
Avrebbe il nostro amor posto in oblio;
5Ma se ne parla, e ne garrisce ognora,
Vuol dir, che l’amor mio ricorda ancora;
Ricorda, e quel che non è certo un gioco,
È irata, vale a dire, è ancor nel foco.
84
Hommodi e hinsidie pronunziar solea,
Se dir commodi e insidie Arrio volea;