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trad. da Mario Rapisardi | 103 |
Ond’ei fuor salta, e giù pe ’l pavimento
Ratto sdrucciola e via lubrico rota,
39Mentr’ella con lo sguardo a terra intento
Cosparge di rossor conscio la gota.
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Quei che tutti del vasto ètera i lumi
Scorse, e primo avvisò come ogni errante
3Stella avvien ch’or s’asconda or si rallumi,
Come del Sol veloce il folgorante
Candor s’oscuri, come ogn’astro veli
6A tempo certo il lucido sembiante,
E come dolce amor tragga dai cieli
Trivia furtiva a’ Latmj sassi, ed ella
9In esilio felice ivi si celi;
Quel Conon vide me, ch’or sono stella,
Scintillar vivamente, e che fui pria
12Chioma recisa a Berenice bella.
Le braccia vellutate al ciel la mia
Reina ergendo, con solenne rito
15Me sagrificio a molti numi offria,