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della Crociata l’Assunzione di M. V. lavorata con istile Tizianesco da Girolamo Romanino Bresciano, dove v’ha un mirabile impasto di colori, e panneggiamenti maestosi e leggiadri; ma non regge al confronto dell’innarrivabile Visitazione del Talpino, detta di sopra, che le è di fianco; nè della tremenda Tavola del San Pietro del Cavagna, che la fronteggia. Alla Cappella che segue, tre nostri Pittori si esercitarono co’ loro industriosi pennelli, per ottenere la fattura del Martirio di S. Alessandro, che abbiamo esaminato nel Coro. Paolo Cavagna dipinse all’Altare S. Grata piangente col reciso capo di S. Alessandro nelle mani, allato al sacro tronco posto su d’una bara, con Paggi che tengono le torce accese, e una Damigella che raccoglie i fiori che spuntano dal sangue del glorioso Martire sparso per terra. Chi ha sott’occhi il Pranzo dato da S. Gregorio Magno a’ Poveri di Paolo Veronese nel Refettorio de’ P.P. della Madonna del Monte in Vicenza, e l’Adorazione de’ Magi del medesimo Autore in S. Corona della medesima Città, gli sembrerà di vedere, mirando quella Pittura, trasformato il Paolo di Bergamo in quello di Verona.
Francesco Zucchi nel laterale dalla banda del Vangelo rappresentò S. Grata in atto di presentare al di lei Padre Lupo i fiori, nati dal Sangue versato dal Sacro Cadavero. La Santa è ben atteggiata e meglio colorita; ma le altre figure mancano di azione e languiscono. Nel Dirimpetto la medesima Santa che in atto graziosissimo assiste alla benedizione, e alla posta della prima pietra di questa