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B. V. col Puttino, la Santa Titolare, ec. Del medesimo Autore è anche l’Angelo nella lunetta sopra l’Altare, il S. Francesco con molto studio figurato ne’ fianchi della Cappella, e l’opposto maestoso S. Carlo. L’istesso Pittore al quinto Altare, che è in testa alla Crociera, si è fatto conoscere per quel granduomo ch’egli era, più forse che altrove, nel S. Pietro seduto sulle nubi, sostenute da quattro bellissimi Angioletti, colla faccia rivolto al Cielo in atto di supplichevole a pro della Città nostra che sta sotto dipinta, tenendo egli a’ fianchi dalla destra S. Paolo, e S. Cristoforo col Bambino sulle spalle dalla manca. Quadro per verità terribile, ove il Cavagna senza dipartirsi dalla prediletta, e da lui sempre tenuta maniera di Paolo Veronese ha voluto mostrare negli atti del S. Pietro supplicante, e del S. Cristoforo rivolto al Bambino che tien sulle spalle, ch’egli intendea le strepitose mosse del Tintoretto; e nel nudo del S. Cristoforo, i muscolosi risalti del Buonarroti. Egli è peccato, che questa si rara Tavola sia stata ritoccata posteriormente nell’orizzonte con tinte ardite, e disadatte all’antico colore armonico del restante del Quadro.
Nella contigua prima Sagrestìa il Quadro appeso di M. V. sedente e coronata da due Angeletti, col Puttino in braccio, e una Donnola per terra che si alza, è Pittura in legno sì dilicata e gentile che sembra di Gio. Bellino; ed è di mano di Gio. Giacomo Gavazzi di Poscante, Bergamasco, che si è sottoscritto coll’anno 1512. Oggi è alquanto smarrita di colore per essere stata lavata e ritoccata, dove