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cammino il Fresco del Cristino in Croce fra la Vergine e S. Giovanni, con la Maddalena appiè della Croce; che è di prospetto alla Porta esteriore del Monastero; è degno e finito lavoro di Francesco Cavagna figliuolo di Paolo: il quale entro la Clausura si è più ampiamente esercitato con eguale attenzione. Quindi costeggiando il Monastero per quel viottolo che è a destra, e che conduce alle Cavette, si trova a sinistra la Chiesa di
S. GIUSEPPE.
XXXVIII.
Dificata alcuni anni dopo il 1638. e ufiziata da Monache del terz’Ordine di S. Francesco, non claustrali: la quale comecchè sia picciola, e con un solo Altare; nella vaghezza però, negli ornamenti, e nella indoratura delle pareti, non è inferiore a qualsisia altra. Esteriormente sopra la Porta è da ammirare l’Effigie di S. Giuseppe scolpita in pietra da Gio. Angelo Sala con tale espressione e singolarità di artifizio, che pare che l’Arte non possa giugner più oltre. Il Transito di S. Giuseppe, che si vede all’Altare è Opera pregievole di Giacomo Cotta, Pittore Bergamasco, uomo di maggior grido ne’ lavori di picciole figure in cui avvicinavasi allo stile Bassanesco. Di quì rimettendosi sulla via principale si trova dopo alcuni passi la Chiesa di