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pasto, quanto nella naturalezza e maestrìa de’ contorni. Vi si vede figurata la Vergine col Bambino in braccio, cui San Giovannino, che gli è davanti, gli presenta un pomo, stando dai lati a delira il Santo Titolare, e a sinistra la Maddalena, coll’alberello dell’unguento prezioso in mano.
Questa rara Pittura ha sofferto assai danno; e più forse dalla barbarie degli uomini, che dall’ingiurie degli anni. La maladetta peste (che sì si appicca e serpeggia, e che quasi a ogni nuova elezione di governo di alcuna Chiesa si accende e rinasce) di lavare i Dipinti con droghe mordaci, per ravvivarne i colori, e poscia d’intonacarli di gommose vernici, che col loro bel lustro rapiscono il popolo; ha fatto screpolare in più luoghi questo nobil lavoro, in alcuni altri ne ha scarnata la tinta, e nel trono della Vergine ne ha distrutta una grossa porzione, con dispiacere di chi ha zelo per la conservazione dell’Opere insigni. Di quì risalendo alla Parrocchiale per la dirimpetto larghissima Scala ci condurremo all’ameno piano superiore, in capo al quale è situata la Chiesa di
S. GOTTARDO.
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E’ Padri Serviti Osservanti, succeduti nel 1450. ad altri Padri del medesimo Ordine, introdotti nel 1371. e detti della Colombina, dalla vicina Porta della Città, che con tal nome a que’ tempi era chiamata. Pietro Bergonzio fabbricò que-
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